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GSE: le rinnovabili crescono al pari dei consumi

25/07/2008

25/07/2008

Presentati ieri a Roma, presso la sede del GSE in via Pilsudski, il rapporto 2007 sullo stato delle fonti rinnovabili in Italia e i risultati conseguiti nel primo semestre del 2008 dallo stesso Gestore dei Servizi Elettrici.
In particolare, il Rapporto e’ il resoconto delle attività 2007 realizzate dal GSE, con riferimento ai meccanismi di incentivazione della produzione da fonti rinnovabili e della cogenerazione ad alto rendimento.

Secondo i dati, a livello europeo, il 2007 è stato un anno sintomatico per le politiche europee in materia di promozione della sostenibilità energetica, grazie all'approvazione del pacchetto integrato di azioni per il conseguimento dei tre obiettivi al 2020 (riduzione del 20% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, aumento al 20% della quota di energie rinnovabili a copertura del consumo interno lordo di energia, riduzione dei consumi finali del 20% rispetto ai livelli tendenziali previsti al 2020).
Per quanto riguarda la situazione italiana, nonostante continuino a nascere nuovi impianti a fonti rinnovabili, i dati del rapporto hanno evidenziato un assestamento al 20% della quota di produzione elettrica sul totale della produzione nazionale. Ciò e’ da attribuire all'aumento dei consumi e alla riduzione negli anni della produzione idroelettrica, pur a fronte di un aumento della potenza efficiente lorda degli impianti rinnovabili nell'ultimo decennio da circa 17.000 MW nel 1997 ad oltre 21.000 MW nel 2006.
Nonostante ciò, l’energia ceduta al GSE durante lo scorso anno ha raggiunto i 46,6 TWh, di cui 38,3 TWh da fonti assimilate e 8,2 TWh da fonti rinnovabili.
Inoltre, grazie al sistema di incentivazione dell’energia fotovoltaica del primo Conto Energia, a fine 2007 sono risultati in esercizio 4.003 impianti (49 MWp) e l’energia prodotta ha raggiunto i 10 milioni di kWh, cui e’ stato corrisposto un incentivo di 25,5 milioni di euro. Sempre a fine 2007, ma grazie al nuovo Conto Energia, gli impianti in esercizio sono risultati essere 838 (3,8MWp) e l’energia prodotta ha raggiunto 1,3 milioni di kWh, con un incentivo però di mezzo milione di euro. Il GSE ha poi agevolato l’accesso all’incentivazione delineando il percorso da seguire per una efficace e corretta predisposizione delle domande in Conto energia, domande che spesso venivano respinte perché incomplete o sprovviste dei documenti richiesti.
Per quel che riguarda, invece, gli impianti da fonte rinnovabile qualificati IAFR (ossia assegnatari dei Certificati Verdi) sono passati da 1.469 al primo gennaio 2007 a 2.296 al 31 dicembre 2007, di cui 1.335 in esercizio e 961 a progetto. Il quantitativo d’obbligo di produzione per il 2007 e’ stato di 5,8 miliardi di kWh.
Infine, a seguito dell’entrata in vigore del DL n.20/2007 sulla promozione dell’uso della cogenerazione ad altro rendimento (CAR), il GSE ha il compito di rilasciare la Garanzia di Origine all’elettricità prodotta da tali tipi di impianti, i quali ex decreto hanno la possibilità di usufruire del regime di scambio sul posto fino ad una potenza di picco pari a 200 kW. Nello scorso anno, tali impianti, con riferimento alla produzione 2006, hanno rappresentato una potenza installata di circa 8.600 MW e hanno fatto conseguire un risparmio del 28% rispetto all’energia che si sarebbe consumata producendo separatamente energia elettrica e calore.
A conclusione, sebbene il rapporto GSE 2007 non denunci una decrescita del settore, così come evidenziato durante la presentazione del rapporto, occorre valorizzare ulteriormente il ruolo delle rinnovabili in relazione al loro contributo al mix energetico italiano futuro. ISES ITALIA, al pari di altre associazione di settore, auspica la rimozione celere degli ostacoli allo sviluppo e alla diffusione delle fonti rinnovabili al fine di raggiungere l’obiettivo europeo di produzione entro il 2020. Si rende strettamente necessario avere delle linee guida a livello nazionale che regolino in modo chiaro ed univoco il procedimento di autorizzazione degli impianti a rinnovabili, scongiurando così i ritardi nella diffusione di queste tecnologie a causa di discipline regionali disomogenee e contraddittorie.

Ultimo aggiornamento ( 25/07/2008 )

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